Il PAI è il documento di sintesi che raccoglie e descrive, in ottica di valutazione multidimensionale tutte le informazioni relative ai bisogni degli ospiti ricoverati presso l’RSA Salus.
La valutazione multidimensionale (VMD) rappresenta in letteratura una pratica di dimostrata efficacia nella gestione del paziente complesso e fragile, potendo favorire al contempo, tramite un approccio globale, un appropriato utilizzo dei servizi (appropriatezza organizzativa) e l’efficacia delle azioni clinico assistenziali (appropriatezza clinica). La VMD si caratterizza per la partecipazione attiva di più professionisti ed attori facenti parte della rete dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali e risulta finalizzata alla individuazione dei problemi di salute di natura fisica, psichica e sensoriale.
Cos’è il Progetto PAI e a Cosa ServeCome Viene Elaborato il Piano Assistenziale Individuale
L’intento del PAI è di formulare ed attuare un progetto di cura e assistenza che possa mantenere, e ove possibile migliorare, la condizione di benessere e di salute dell’ospite stesso. In particolare il PAI è la rappresentazione del progetto assistenziale che deriva da:
- Valutazione dei bisogni clinici
- Valutazione dei bisogni assistenziali
- Valutazione dei bisogni riabilitativi
- Valutazione dell’area sociale
- Valutazione dei bisogni relazionali e comunicativi
I suddetti bisogni devono essere integrati e condivisi con il nucleo familiare e/o con il caregiver dell’ospite al fine di ottenere l’empowerment degli stessi.
Gestione e Monitoraggio del PAI
Il percorso di stesura e attuazione del PAI prevede diverse fasi:
- Osservazione e prima valutazione
Ha una durata massima di 15 giorni dall’ingresso dell’ospite durante la quale il personale, ciascuno per le proprie competenze specifiche professionali, raccoglie elementi sull’ospite e sulla sua rete familiare e redige una prima valutazione. - Pianificazione del progetto
Avviene in riunione di équipe durante la quale verrà stabilito il ruolo del Care Manager e del Case Manager cioè le figure di riferimento per la presa in carico del paziente. Si procederà in questa fase alla discussione congiunta degli obiettivi che ci si prefiggerà per ogni paziente e le strategie di intervento dettagliate per ogni area per raggiungere i suddetti obiettivi. - Erogazione dell’intervento
Successivamente si entrerà nella fase dell’erogazione dell’intervento in cui le varie figure professionali metteranno in atto gli interventi, stabiliti in équipe, volti al miglioramento o mantenimento delle autonomie del paziente. - Verifica periodica dei risultati
Avviene con scadenza semestrale in condizioni di stabilità e tutte le volte che si modifichi la condizione dell’ospite in modo tale da richiederne una modifica delle necessità assistenziali. Come per la Valutazione iniziale anche nella sede di verifica è necessaria una rivalutazione da parte di ogni operatore coinvolto, ciascuno per le proprie competenze specifiche professionali. Alla verifica del progetto seguirà la riapertura di un nuovo progetto dove le valutazioni di verifica rappresenteranno il nuovo punto di partenza del progetto. I nuovi obiettivi verranno ridiscussi congiuntamente alla seduta di equipe di verifica così come le procedure di intervento; queste potranno coincidere con il PAI precedente ovvero esser diverse.
Il PAI è sempre accessibile e consultabile da qualunque operatore lavori in stretto contatto con l’anziano ed ha inoltre la facoltà di chiedere una riunione d’equipe per la rivalutazione del PAI a seguito di nuovi elementi importanti rilevati. La richiesta avverrà considerando le modalità organizzative presenti nella struttura.
Ruolo della Famiglia e dei Caregiver nella Creazione e Gestione del PAI
I familiari pur non essendo necessariamente presenti in équipe, al fine di meglio comprendere il lavoro del personale, sono informati degli obiettivi definiti e degli interventi programmati. Collaborano alla buona riuscita del progetto assistenziale, apportando, qualora necessario, suggerimenti, critiche e dando un supporto concreto alla gestione dell’ospite, se previsto dal PAI. A testimonianza dell’avvenuta condivisione i familiari apporranno la loro firma sul progetto qualora il proprio assistito non sia in grado, o congiuntamente a esso se il paziente è in grado; si ricorda inoltre che se in grado il paziente stesso può prender parte alla riunione di equipe per la stesura del PAI.
Lo scopo del lavoro di stesura del PAI con relativi obiettivi e rivalutazioni periodiche dovrebbe essere quello di diventare un processo dinamico che segue l’evolversi nel tempo dell’ospite e dei problemi intercorrenti in RSA.